DECIMA PUNTATA: A E B

Esterno sera. Siamo in un autogrill sul Gran Raccordo Anulare, alle porte di Roma. Auto e tir vanno e vengono. Alcuni camion con rimorchio, enormi, sono fermi nello sterminato posteggio. Nelle cuccette gli autisti sonnecchiano prima di riprendere il viaggio. Le gigantesche spatole rotanti rosse e blu dell’autolavaggio fai da te sono ferme. Tre benzinai servono i clienti frettolosamente. Sulla tuta gialla indossano giubbotti perché il vento soffia forte sulla spianata. Le macchine rombano sull’autostrada. Nel piccolo bar illuminato a neon rosso, i tavolini sono scarsamente affollati. Data l’ora serale, camionisti e uomini per lo più soli, consumano pasti volanti e caffè. Al tavolo d’angolo, vicino alla finestra che dà sul raccordo, uno psichedelico nastro in moto perpetuo, siede una donna né giovane né vecchia. Beve campari soda e sgranocchia noccioline. A differenza degli altri avventori, pare che abbia tempo da perdere e nessuna meta da raggiungere. Infilata alla meglio nei capelli argentei striati di fucsia, svetta una rosa bianca. Si avvicina al tavolo un bell’uomo brizzolato. Sul bavero della giacca tweed di buon taglio, c’è un’altra rosa bianca.

A. Cazzo…ma sei tu!

A. Ero certa che non saresti venuto.

B. Usi mezzucci tipo le love chat per incontrarmi…la rosa all’occhiello, puerilitá di serie zeta. Sei caduta davvero in basso. Me ne vado.

A. Eddái, calmati! Devi riconoscere che sono imprevedibile, fantasiosa….le tue amantucole giovani e belle, sono meno intelligenti. Non ti spiazzano mai… O sbaglio? Siediti.

B. Come ti viene in mente l’autogrill? Due luoghi respingenti, un cimitero e una stazione di servizio. Tu sei malata, sei morbosa, sei pazza.

A. Due non luoghi..In un luogo di transito avvengono incontri di transito, cioé provvisori, senza conseguenze…potevi semplicemente non accettare l’invito di ” Rosabianca”. Il punto é che sei attratto dall’ignoto, esattamente come me.

B. Tu non sai niente di me. Abbiamo solo fatto sesso veloce e poco soddisfacente una volta sola, dietro a un frigo durante un party. Sai che non mi piaci, mi pareva di essere stato chiaro, al cimitero. Tra l’altro, il cimitero non mi pare un luogo di transito.. Più definitivo di così! Niente a che vedere con un autogrill.

A.   E invece si. Il corpo resta sotto terra mentre l’anima parte per viaggi ignoti. Spiriti che viaggiano, si sorpassano, su autostrade invisibili. Niente di più provvisorio. Comunque sei un villano.

B.    Scusa per prima. Niente di personale per carità..solo che mi piacciono.. creature più giovani . Ma da qualche tempo anche le femmine giovani mi disgustano.

A. Preferisci i maschi?

B. Che sciocchezza.. Guardami, ti sembro gay, frocio, finocchio, checca?

A. No, no, al contrario, mi ecciti…ma perché te la prendi tanto? A dirla tutta, sento che sotto sotto sei attratto anche tu da me. Forse per motivi biechi, perversi….Sei un dark come me, l’ho capito fin dal primo momento. Sei un inquieto …Non ti piaccio, forse, ma sei incuriosito. “Mi piacerebbe fare sesso in un autogrill con una scombinata?” Ti sei domandato.. Ascolta, ho un’idea. Fingi che io non sia io ma la misteriosa Rosabianca che ti ha sedotto sulla chat e rilassati. Ti offro una Vodka.

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COME ANDRÀ A FINIRE?  LA PROSSIMA STAGIONE A SETTEMBRE!